30 Ott DESIGN INTERNATIONAL FIRMA L’AMPLIAMENTO DI SCALO MILANO OUTLET&MORE
Un investimento di 40 milioni di euro, 27 nuove unità, uno spazio co-working di 1,300mq, per una totale 9.000mq di GLA
Milano, 30 ottobre 2024 – Ha aperto al pubblico la nuova area di Scalo Milano Outlet & More, frutto del piano di ampliamento che ha portato a compimento la trasformazione da outlet metropolitano a smart city a servizio del territorio, garantendo innovazione e moderni servizi che vanno ad aggiungersi a quelli già presenti.
L’ampliamento di Scalo Milano, 9.000 mq di superficie distribuiti su tre livelli che hanno accolto 27 nuove unità tra shopping, ristorazione e un hub di co-working e start-up dedicate a ricerca e innovazione sul retail, è stato progettato dal pluripremiato studio di architettura Design International, coadiuvato da un pool di eccellenti studi di ingegneria tra cui BMS Engineering (progettazione impianti e strutture) e Planning (direzione lavori e sicurezza) Sytec, Studio Vassalli e Ingclima.
Design International è stato chiamato in causa nel 2016, l’anno in cui il Gruppo Lonati decise di prendere la gestione diretta del proprio asset, iniziando un ambizioso percorso di riposizionamento.
All’interno del progetto trovano spazio sia la ristorazione di alto livello sia importanti marchi premium e luxury del panorama fashion italiano e internazionale. Una passerella collega la piazza sopraelevata al parcheggio multipiano con oltre 700 posti auto, creando una perfetta armonia con l’area preesistente dell’outlet. Inoltre, Scalo Milano Outlet & More continua il suo dialogo con il segmento business: dei 9.000 metri quadrati di ampliamento, 1.300 sono destinati a un’area co-working. Con l’obiettivo di contribuire concretamente alla creazione di valore economico e sociale per il territorio di Milano, l’Outlet di Milano costruisce uno spazio a disposizione di imprese e imprenditori, liberi professionisti e universitari.
La progettazione di Design International: una rottura con il passato
Il progetto di ampliamento di Scalo Milano rompe in maniera dirompente con le forme angolari e post-industriali dei 35.000mq realizzate precedentemente. Davide Padoa, architetto e chief executive di Design International (DI), descrive così l’intervento progettuale: “Abbiamo proposto forme sinuose e organiche che facilitino i flussi dei visitatori, creando fuochi visivi dinamici e aperti sui tre nuovi livelli dell’ampliamento”.
Design International si è ispirata all’ambizione del proprietario Ettore Lonati, Presidente del Gruppo Lonati, e del suo team operativo, di aumentare il numero di visitatori, prolungarne la permanenza e, soprattutto, offrire un’accoglienza migliore. Continua Davide Padoa: “Nella mia carriera ho avuto la fortuna di conoscere grandi imprenditori. Ettore Lonati è uno di questi: un grande sognatore, un grande ascoltatore, un viaggiatore curioso e uno sperimentatore. Penso che abbiamo molti tratti in comune. Si fidò subito, probabilmente d’istinto, quando spiegai che Scalo Milano doveva trovare un tono caldo, aggiungere tante sedute soffici circondate da piante, fiori e verde, oltre ad aumentare la superficie di vendita e i contenuti dell’offerta ristorativa. Scalo Milano doveva trovare il proprio tono distintivo, parlare con i milanesi, con i crescenti turisti in Lombardia, e accogliere i propri visitatori come fossero gli ospiti di un albergo a cinque stelle. A distanza di 8 anni e tanto lavoro progettuale, i numeri parlano da soli: Scalo Milano è passato da 1 milione e mezzo di visitatori del 2016 agli oltre 4 milioni di ospiti – in proiezione – di quest’anno. La lungimiranza e l’imprenditorialità pagano sempre. Il design, quando pensato con umiltà e con un’anima fedele al proprio territorio, diventa uno strumento creativo e di lavoro”.
Prima di quest’ultimo ampliamento di 9.000 mq, Design International ha progettato isole verdi, sedute, inserito oltre 25 ulivi centenari, un nuovo chiosco informazioni, una sala vip per l’accoglienza degli ospiti e negozi in più nelle piazze. Il design ha due facce e due realtà: mentre DI focalizzò il lavoro iniziale della struttura esistente sul posizionamento degli arredi e del verde, creando una pluralità di spazi riproporzionando fuochi visivi e superfici delle piazze angolari originarie, pur mantenendo vetro, alluminio e ceramica dai toni naturali e caldi, il lavoro di quest’ultima parte di ampliamento rompe con il passato e guarda al futuro con forme nuove e sinuose che stimolano curiosità, relax e permanenza, il tutto in un nuovo ambiente totalmente sostenibile. Dal punto di vista commerciale, questo cambiamento si riflette in un cambiamento di contenuti, attirando così brands aspirational come Colmar, Adidas, Calvin Klein e di servizio alla comunità come Mondadori Bookstore, Revolution Barber e uno spazio co-working di 1,300mq.
I numeri del progetto
- 27 nuove unità
- + 9.000 Mq (di cui 1.300 destinati al coworking)
- + 300 posti di lavoro
- + 700 posti auto con parcheggio multipiano
- 40 milioni di investimenti complessivi
Design International
Fondata nel 1965 a Toronto, Design International ha costruito negli anni una solida reputazione nel campo del design, in particolare nell’ambito della retail architecture. È pioniere, infatti, di alcuni trai più innovativi concept architettonici, come la realizzazione di mall con coperture in vetro che privilegiano l’uso della luce naturale (Bugis Junction, Singapore) e la realizzazione del primo mall che combina al suo interno retail ed entertainment come CocoWalk, in Florida. Grazie a una profonda conoscenza del campo retail, lo studio lavora oggi a progetti che abbracciano molteplici settori, tra cui mixed-use, residenziale, hôtellerie, hospitality, stazioni e nodi di interscambio. Attualmente Design International sta sviluppando importanti progetti in Europa, India e Medio Oriente, e sta curando la realizzazione di nuove strutture mixed-use in Cina. Oltre alla sede centrale di Londra, Design International ha un altro ufficio a Milano. La crescita dello studio continua rapidamente e recentemente gli uffici di Milano sono stati trasferiti nella nuova prestigiosa sede, nel quartiere Bicocca nell’ex edificio di Breda e Pirelli. Qui il DI Campus crescerà, promuovendo lo scambio di idee e di know-how con le future generazioni di designers.
Davide Padoa
Dopo aver concluso gli studi in Architettura a Milano e Los Angeles, Davide Padoa inizia la sua carriera in Indonesia, dove, a soli 25 anni, riceve il suo primo riconoscimento internazionale per la progettazione della sede principale del PSP Bank, uno dei grattacieli più alti di Giacarta. Nel 1998 si trasferisce a Londra per entrare a far parte dello studio di architettura Design International. Sposando la filosofia aziendale basata sulla realizzazione di progetti unici e sostenibili, Davide rivoluziona il settore delle grandi strutture commerciali. Inizia la sua brillante carriera all’interno della compagnia e in breve tempo viene nominato Partner nel 2002 e Chief Executive Officer nel 2006. Con il suo costante impegno nel definire nuovi benchmarks nell’ambito dell’architettura, Davide dirige numerosi progetti, tra cui Odysseum a Montpellier (2009), Morocco Mall a Casablanca (2011), Nave de Vero a Marghera (2014) e Il Centro ad Arese (2016). Davide si distingue per il suo approccio pragmatico e pieno di passione. Lavorando a stretto contatto con i suoi colleghi, guida la realizzazione di progetti tailor made e capaci di raccontare una storia. Sotto la sua guida, Design International è cresciuta fino ad acquisire fama globale e vincere alcuni tra i premi più ambiti del settore, quali ICSC, Mapic, Mipim, RLI, un Guinness World Records™ e oltre 30 Property Awards in 4 continenti.
Ufficio stampa Design International
NIC nuove idee di comunicazione
Claudia Celada – claudia.celada@nicpr.it
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