NON È UN PAESE PER SUPER YACHT – MONDO BARCA MARKET 1 GIUGNO 2022

NON È UN PAESE PER SUPER YACHT – MONDO BARCA MARKET 1 GIUGNO 2022

INTERVISTA ALL’ING. PAOLO VIOLA DELLO STUDIO WIP ARCHITETTI SRL

L’Italia gioca un ruolo egemonico, a livello globale, nella produzione di superyacht. Lo conferma il Global Order Book: sono 523 le imbarcazioni oltre i 24 metri attualmente in costruzione nel nostro Paese, su un totale di 1024 nel mondo. Un risultato straordinario: è il maggior numero di ordini mai registrati in Italia. Eppure, lungo oltre 7.000 chilometri di coste nostrane, non esistono strutture sufficienti ad accogliere superyacht. Ne parliamo con l’Ing. Paolo Viola, a capo del dipartimento Marina & Waterfront Design Team dello studio WIP ARCHITETTI, che ci racconta il suo progetto di rilancio del turismo nautico.

Può descriverci la situazione attuale dei posti barca in Italia, soprattutto con riferimento agli ormeggi per superyacht? Abbiamo ben 780 porti e approdi lungo gli oltre 7.000 chilometri delle nostre coste, ma di questi solo 85 hanno i servizi dei veri porti turistici, i cosiddetti marina, mentre dei 160.000 posti barca di cui è dotato il Paese, solo 44.000 sono decorosamente ed efficacemente attrezzati. Di questi, in grado di accogliere imbarcazioni che superino i 40 m di lunghezza, ve ne è una miseria. Da una parte, infatti, se le imbarcazioni da 10 a 15 metri riescono ancora a trovare ormeggi, soprattutto nel nord Italia, anche grazie a lavori di riorganizzazione e di rigenerazione dei porti turistici esistenti, dall’altra maggiore difficoltà incontrano le barche più grandi, quelle tra i 20 e i 30 metri.