12 Mag LA RIVOLUZIONE DI PIAZZALE LORETO – CORRIERE DELLA SERA 12 MAGGIO 2021
Interventi di urbanistica tattica a Milano. Piazza Loreto rinasce dopo quasi un secolo. Da rondò, crocevia, slargo enorme e super-trafficato a luogo di incontro, di vivere sociale, con spazio ai pedoni e alla mobilità lenta. Una trasformazione che vuole ricucire una ferita urbanistica che aspetta da lungo tempo di essere guarita. L’occasione sono ora le Olimpiadi invernali previste nel 2026. Per quella data piazzale Loreto dovrà diventare una grande agorà verde su tre livelli: un piano ribassato ad «anfiteatro», la piazza «a raso» ottenuta con l’apertura del mezzanino della metropolitana e le «foreste sospese» dei padiglioni in legno destinati ad attività commerciali, svago e uffici. Nella storia della città, piazzale Loreto è punto di unione e di cesura: presto lo spazio pubblico passerà da 2 a 12mila metri quadrati; 300 i nuovi alberi verso le arterie che portano a Nord, viale Padova e viale Monza. Le automobili saranno dirottate ai margini della piazza per favorire la mobilità ciclabile e pedonale. Il progetto che si chiama “Loreto Open Community” è composto da un team multidisciplinare con capofila Ceetrus Nhood (della famiglia Mulliez, patron del marchio Auchan) e realizzato con Arcadis Italia, Metrogramma Milano, Mobility In Chain, Studio Andrea Caputo, Land, Temporiuso e Squadrati. La sostenibilità finanziaria dell’operazione arriva dalla vendita dell’edificio comunale di via Porpora e dalla cessione del diritto di superficie per 90 anni degli spazi dei mezzanini del metrò.