CASCINA HIGH-TECH – IO ARCH OTTOBRE 2017

CASCINA HIGH-TECH – IO ARCH OTTOBRE 2017

Se alla facoltà di Veterinaria dell’Università Statale a Lodi si impara facendo, il carattere agricolo del luogo definisce la qualità architettonica dell’intervento di ampliamento in via di completamento risultato di un appalto integrato di progettazione con capogruppo Kuma and Associates Europe

Il postulato che esprime il criterio formativo della Facoltà di Veterinaria dell’Università Statale di Milano è semplice: learning by doing. Nella campagna intorno a Lodi, non lontano dalla città e dalle vie di comunicazione ma in un contesto totalmente agricolo, la Facoltà di Veterinaria è attiva dal 2005 con un centro zootecnico, un ospedale per grandi animali e edifici per le attività didattiche.

Pensato per accogliere più di 1.200 studenti, il progetto di ampliamento che si sta avviando a conclusione – 26.000 metri quadrati di nuovi edifici e un investimento di più di 60 milioni di euro – di cui diamo conto in questo servizio prevede la realizzazione di nuove aule per la didattica, degli uffici dipartimentali e dei laboratori di ricerca, l’ampliamento dell’ospedale grandi animali e la realizzazione di un’ulteriore struttura di cura per i piccoli animali. I nuovi spazi consentiranno anche di ampliare le attività del centro zootecnico sperimentale, con due edifici destinati a mangimificio e alla lavorazione della carne e del latte.

Un programma imponente, affrontato con un incarico di progettazione integrata con capogruppo la società europea di Kengo Kuma, che ha sviluppato il concept dell’intervento (lead architect Miruna Constantinescu) e la progettazione esecutiva insieme agli studi torinesi Archiloco e Pession e alla società di ingegneria F&M Ingegneria.
Il progetto si configura come un vero e proprio campus, per il cui masterplan l’architetto giapponese ha preso a modello la forma a corte conclusa della cascina lombarda, lasciando però aperto il lato sud, che ricrea nella corte pubblica la campagna circostante.
La seconda non meno importante fonte di ispirazione è stata la rete di canali di irrigazione che ha reso fertile e produttiva la pianura padana, fisicamente presente nel sito attraversato dalla roggia Bertonica, uno dei più antichi canali agricoli del Lodigiano.